28/12/07

L'assassinio di Jesse James per mano del codardo Robert Ford


Forse è un po' stupido sottolineare che un determinato film dovrebbe essere visto al cinema, dato che tutti i film, a parte quelli con protagonista Gerry Scotti, nascono per il grande schermo. Ma, considerando che ormai la visione cinematografica è diventata un'esperienza rara (e, purtroppo, spesso fastidiosa e snervante), non è poi così strano consigliare caldamente di godere di una certa opera nell'abbraccio di una sala buia. Prendete i film di Malick ad esempio. O prendete questo film, che nel piacere della scoperta di paesaggi maestosi e dettagli d'infinita bellezza ricorda la poetica di Malick, sui cui si distende una storia da ballata dolente, storia di cannibalismo di un mito e di debolezze umane.
Per me Andrew Dominik è una sorpresa assoluta. Non ho visto il suo film precedente nonché esordio, risalente a ben 7 anni fa, e rimedierò il prima possibile. Di sicuro è un Autore con una forte personalità. "L'assassinio di Jesse James" è un'opera matura governata con mano sicura, lucidità & trasporto, pressoché esente da difetti, ricca di immagini che dissetano gli occhi più avidi. Le interpretazioni dei protagonisti sembrano toccare l'eccellenza e vien subito voglia di rivedere la pellicola in originale per verificarlo. A guarnire il tutto, la bellissima colonna sonora di nientepopodimenoché Nick Cave (che regala anche un cameo) e il suo amico Warren Ellis.
Da vedere. Al cinema.

25/12/07

Chain Chain Chain, Chain of fooooools

Makkox mi ha incatenato.
Sai che novità, direte voi.
Sì, ma lui prima era stato a sua volta incatenato da Heike. Che a sua volta era stato incatenato da...
Insomma, una specie di festino della Casa delle Libertà, ma senza la Santanché.
Partiam!

1- Perché mai apristi il blog?
Aprii il blog per dimostrare di non essere la solita biondona tutta tette e niente cervello. Questo prima di fare il film con Pieraccioni.

2- Il tuo primo post?
Nel mio primo post c'ho infilato Proust per sembrare intelligente.
La memoria involontaria, la madeleine, il tempo perduto, tutte cose che suscitano una certa ammirazione durante le riunioni del "Circolo del Cinghiale Scannato".
Ovviamente io Proust non l'ho mai letto. Però ricordo bene i suoi esaltanti duelli con Mansell e Senna.

3- Il post di cui ti vergogni di più?
Quello in cui rivelo di averla dovuta dare per arrivare dove sono adesso. Insomma, di quando non avevo i soldi per il taxi.

4- Il post di cui sei più fiero?
Non avendo grande memoria, direi quello in cui propongo una semplice ed efficace soluzione al conflitto tra Israele e Palestina. Ma anche quello in cui racconto di quando dovetti pulire la vasca da bagno di Giuliano Ferrara. E mi piacque.

5- Quando la smetterai di scrivere cazzate?
Quando raggiungerò la massima carica dello Stato: valletta della Ruota della Fortuna.

Passo questa catena a:
Ettore Majorana
Tgcom
Mago Gabriel
Cugina Daisy
L'accoltellato del Museo

18/12/07

Tutto scorre?


Sembra ieri che scorreva bene. Quand'è stato? Sembra ieri, forse era ieri, che tutto scorreva bene. Come un fiume di sola acqua, come un auto in autostrada nella notte feriale, come la lingua di un cantante jazz, come un pianeta nella sua orbita.
Com'è?
Com'è che poi tutto si ferma, da un giorno all'altro, si blocca, come un treno stridente alla stazione, come un tridente nel terreno, come un torrone tra i denti? Perché cominciano i giorni del vuoto, e galleggi solitario come un'astronauta in un'astronave stretta e senza oblò?
Com'è che tutto è fermo se tutto scorre?

16/12/07

Raffreddore cronico

Io sono un mutante. Il mio corpo è composto al 70% di muco. A Carnevale con i fazzoletti usati faccio un carro di cartapesta, senza usare la colla.

11/12/07

Astinenza e isteria


"Ti prego ne ho bisogno! Andiamo fratello, dammi la mia dose, posso pagare, giuro, posso pagare! Amico, non dirmi così, che vuol dire che è finita? Io ne ho bisogno, NE HO BISOGNO! Tieni, prenditi pure il mio orologio, è della Breil, toglimi tutto, pure il mio Breil ma dammene un po', ti scongiuro, mi metto in ginocchio, CAZZO! Sì, io sto calmo, sto calmo, ma trovamela, trovamene un po'... Sono sicuro che se guardi bene vedrai che te ne è rimasta un po'... Dio, non ce la faccio... TIRALA FUORI CAZZO, DAMMELA O TI AMMAZZO!!!"
Ho assistito a scene di questo tipo stamane, presso vari distributori di benzina. In città non si vedevano file così lunghe di auto dall'anno scorso, quando le prostitute liquidavano tutto per cambio gestione.
Tutta la popolazione si è riversata sulle strade, consumando in coda fino all'ultima goccia di benzina in modo da poter fare il pieno. Chi non possedeva un'auto l'ha acquistata oggi apposta. Immaginate la loro reazione quando, giunto il loro turno, si sono sentiti dire dal benzinaio che il carburante era esaurito. Chi l'avrebbe detto che la pistola erogatrice potesse entrare in un buco così stretto...
Scene di disperazione e d'isteria di massa. C'è qualcosa di dolorosamente triste nel vedere un pover'uomo spingere la propria Porsche. Alcuni tizi sono stati sorpresi mentre con dei tubi succhiavano la benzina dai serbatoi. La cosa bizzarra è che non la risputavano. Erano mangiafuoco di un circo di passaggio. Un altro uomo, fuori di senno, ha provato a darsi fuoco cospargendosi di chinotto.
Cronaca: esponente di Alleanza Nazionale colto d'infarto alla notizia che i nomadi avevano in programma da tempo di lasciare gli accampamenti e rimettersi in viaggio proprio oggi, ma vista la situazione hanno rimandato al prossimo secolo.

10/12/07

Le stragi del lunedì mattina


Sono spaventato dall'età di alcuni automobilisti. Ce ne sono di talmente vecchi che la lora prima patente era per guidare le bighe. Non so come facciano ad andare ancora in giro, ma se sei abbastanza vecchio da ricordarti di quando Rita Levi Montalcini era un'avvenente fanciullina, la patente ti andrebbe ritirata d'ufficio. Magari con una solenne cerimonia, alla presenza delle più alte cariche dello Stato, che termini con la tua mummificazione. Sarebbe opportuna anche la presenza di un personaggio più fresco, per venire incontro al pubblico più giovane, chessò, Andreotti.
Ma sto divagando...
Il ritiro della patente agli anziani, un punto che andrebbe inserito in qualsiasi programma politico serio e che trascinerebbe alle urne tutti gli under 50 con diritto al voto. La pratica di sospensione dovrebbe essere rapida e indolore, senza trafile burocratiche. Basterebbe che una pattuglia della municipale fermasse ogni auto il cui conducente ha più rughe di Clint Eastwood e gli ponesse giusto un paio di domande:
- Come si chiama?
- Dove si trova in questo momento?
Se le risposte dovessero essere di questo tipo:
- Mata Hari.
- Addis Abeba.
il pubblico ufficiale, senza indugio, provvederebbe a strappare a morsi la patente dello zombie. Questi poi verrebbe prontamente accompagnato da "quei gentili signori col camice bianco e la macchinona con la luce blu sul tetto che fa nieu-nieu" in un luogo tranquillo, dove verrà premurosamente accudito.

06/12/07

Psicologia femminile - Lesson #1


Quando da bambini voi maschietti giocavate a pallone o vi inseguivate brandendo scerzosamente dei bastoni, cos'è che facevano le femminucce?
Torniamo indietro con la mente. Eccole lì, in un angolino, a giocare con le bambole o a fingere di cucinare deliziose torte, le pazzerelle! Ingenui. Questo è quello che volevano farvi credere. In quelle riunioni sediziose cominciavano a scambiarsi il sapere, tramandato dalla notte dei tempi, generazione dopo generazione, che ha come risultato le terribili tecniche psicologiche destinate ad annichilire l'uomo. Questo accadeva mentre vi prendevate gioiosamente a pietrate e udivate di tanto in tanto le loro squillanti vocine esclamare: "Oh, che buona questa torta, Barbie, sei la migliore cuoca del mondo!".
Fregati.
La tecnica che illustreremo oggi è nota come Tecnica Della Doppia Domanda Del Delfino Demoniaco.
Essa si sviluppa in due fasi.
Con la prima domanda, che indicheremo come A, la vostra compagna si informerà sul vostro gradimento riguardo una qualsiasi attività. Ecco un semplice esempio chiarificatore.

A: Ti piacerebbe sgozzare dei tenerosi cuccioli di cocker spaniel e berne il sangue?

Se la vostra risposta sarà "Sì", non si presenteranno le condizioni perché venga posto il secondo interrogativo e completata la tecnica. Ma se, inspiegabilmente, la vostra risposta dovesse essere negativa, ecco subentrare la fatale domanda B

B: Ti piacerebbe sgozzare dei tenerosi cuccioli di cocker spaniel e berne il sangue insieme a me?

La tecnica è portata a compimento non lasciandovi scampo. Se la vostra risposta sarà ancora negativa essa rappresenterà un'offesa personale per l'esemplare femminile e porterà a spiacevoli conseguenze. Se vi farete forza e risponderete di sì sarete costretti a fare qualcosa che non sta proprio in cima alle vostre preferenze. Ma non vi scoraggiate. Il sangue dei cuccioli di cocker non è poi così male.

Aggiungiamo una postilla. Per logica, la domanda B non dovrebbe nemmeno essere posta, essendo un sottoinsieme di A, a cui è già stata fornita una risposta negativa. Ragionando per assurdo (quindi come una femmina), possiamo dedurre che, in barba ad ogni legge matematica, per la donna è A ad essere un sottoinsieme di B. A renderla tale è la parte "insieme a me", che pone proprio Lei, la Donna, al centro dell'Universo, in barba (e due!) ad ogni legge fisica e astronomica. Ma stavamo ragionando per assurdo. Di conseguenza possiamo concludere che: l'amore è un errore di calcolo.

04/12/07

La salvezza dello sSpirito



Rovistando tra un mucchio di scartoffie in un armadio, ho sbattutto il grugno contro il mio "periodo Bukowski". Lo vissi da ragazzino, approssimativamente dopo il mio "periodo Chandler" e prima del "periodo Carver" ed ebbe come frutto una serie di racconti per organi caldi, colmi di parolacce, sesso e filosofia alcolica. Ero un 14enne che si fingeva un vecchio scrittore maledetto per sfogare le sue frustrazioni adolescenziali nei momenti vuoti tra una sega e l'altra. Bukowski fu come un frontale con un tir, al di là dei contenuti adoravo il suo stile unico, musicale, sincopato. Inoltre imparai tantissimi sinonimi per l'organo sessusale femminile.
Dalla pila di cartaccia è saltato fuori un racconto che avevo completamente dimenticato. Comincia così:

nove lattine sul pavimento sporco. una decima in mano, mezza vuota.
mezza piena? no no, mezza vuota.

Con quale incredibile maestria l'autore riesce, in sole due righe, a darci un'idea dell'ambiente e dello stato fisico e mentale del protagonista, oltre che del suo carattere!
Comunque... La storia è questa. Il protagonista, uno scrittore di nome Charles Brosky, passa la prima pagina e mezza a bere e a trattenere la vescica. Poi ha un'allucinazione: un lampo bianco, quindi l'apparizione di un uomo, dal naso grosso e con indosso una tunica, che mette il piede su una lattina e sbatte il culo a terra. L'allucinazione persiste e Brosky comincia a temere che si tratti di un pazzo pericoloso che, tra l'altro, parla in maniera curiosa. Brosky esce di casa e monta in auto e il Nasone si materializza come per magia sul sedile posteriore, facendo quasi prendere un colpo al nostro protagonista. Scopriamo finalmente che Nasone non è altri che Dante Alighieri, venuto per ricondurre Brosky sulla retta via. I due finiscono in un localaccio, vengono avvicinati da due donnine intraprendenti e Brosky fa ingurgitare a Dante un po' di bumba, per farlo sciogliere.
Il vecchio Dan ci prende gusto, manda giù una serie di whisky, fino a ritrovarsi svenuto sul pavimento. Brosky lo carica in auto e, giunto dinanzi casa, prova a farlo rinvenire. D'un tratto Nasone comincia a brillare e a levitare, subito sobrio, e un'altra apparizione illumina la scena.
Ma lasciamo che sia il racconto a parlare, qui riportato senza alcuna correzione o censura (che fortunelli che siete!).

lassù in mezzo alla luce c'era una Donna, incredibile. ne avevo, ne ho viste tante nella mia vita. le ho guardate da tutti i lati, da vicino, in tutti i punti più preziosi e belli che hanno. me la sono spassata, altre volte ci ho sofferto e ho preso il volo. ne ho viste di bellezze.
ed ecco quella Donna come una stella sulla mia testa, incredibile, indescrivibile.
Il mio veder fu maggio che 'l parlar mostra, ch'a tal vista cede.
Nasone levitò piano piano.
La Donna parlò: - C'è stato un errore maledizione. Ti abbiamo mandato dal tizio sbagliato. Ma come ti sei ridotto, che razza di angelo sei?
lo afferrò per un orecchio, Nasone gemette. poi scomparvero, la notte inghiottì la luce.
gridai: - MI DISPIACE AMICO!!!
La Donna era pur sempre una donna.
tutto sommato mi era andata bene. entrai in casa. accesi la luce.
sulla mia poltrona c'era un tizio con un cappuccio e una lunga tunica rossa. sorseggiava del whisky.
chiusi la porta e ne presi un po' anch'io.
- sei il mio angelo? quello giusto?
- Sì.
- piacere, Charles Brosky.
gli porsi la mano. la strinse.
- Giovanni Boccaccio.
- davvero?
- Sì.
- cazzo. sei sempre stato tu il mio preferito.
bevve il suo whisky e io bevvi il mio. lanciati a folle velocità verso la salvezza.

03/12/07

Questione di anima



A me piace la musica soul. Quella di mezzo secolo fa, Ray Charles, Sam Cooke, Otis Redding, (ne parlai qui) , Aretha Franklin, Wilson Pickett, Etta James, Roberta Flack, per intenderci. Quei tizi che, quando cantavano, sudavano. Sudavano l'anima.
Il soul è uno di quei generi difficilmente definibili (o forse lo sono tutti). Erede del rhytm & blues, spaziava dalla ballata al ballabile, dall'atmosfera solare al suono sporco, dalla gioiosità debordante alla struggente malinconia e le differenze erano consistenti anche tra le case discografiche, come ben sanno tutti i conoscitori della Motown e della Stax. Il soul non aveva un'identità, a parte quella di appartenere profondamente, nella sua essenza/anima, alla gente di colore.
Negli anni il soul è cambiato, per non dire finito. Il funk, la dance, il pop e l'hip-pop lo hanno contaminato fino a renderlo irriconoscibile (e attenzione, seppure indefinibile, in origine il soul riconoscibile lo era senza dubbio) o emarginandolo tra le mani e le corde vocali di pochi nostalgici puristi.
Alicia Keys mi piace perché è una compositrice raffinata e in alcuni suoi pezzi riesce a tornare a quell'essenza/anima. È un'artista che, se fosse nata molto molto prima, probabilmente starebbe in mezzo a quei nomi lassù. Nell'ascoltare la sua produzione si percepisce chiaramente il suo essere in bilico tra quell'eccezionale tradizione e l'influenza contaminatrice dello stile produttivo odierno, fatto di sovrabbondanza, campionamenti e beat elettronici, stereotipi hip-hop e compromessi pop. Sono contaminazioni che molto spesso impoveriscono brani che, spogliati di tutti questi stucchevoli orpelli, potrebbero assurgere a nuovi standard della musica soul.
Invece, sovraccarichi di modernità, sono destinati a invecchiare prima di quelle canzoni che hanno già mezzo secolo sulle spalle.

02/12/07

Altarini

Mi piace Alicia Keys.