30/09/09

Luglio, agosto, settembre nero

Che è successo?
Per prima cosa, a giugno, ho compiuto 30 anni. Trenta. E capite bene cosa vuol dire.
Non è stato traumatico come mi sarei aspettato, forse perché ero entrato nella fase depressiva in vista dello sciagurato traguardo con un buon lustro di anticipo. Così, giunto il fatidico giorno, in me c'era solo rassegnazione stemperata da discrete dosi di alcol.
So che molti vegliardi leggendo queste righe (sempre che ci sia ancora qualcuno a leggere queste righe, qualcuno non divorato del tutto dall'alzheimer) staranno agitando il pugnetto raggrinzito esclamando: "E allora che dovrei dire io?!".
Niente. Non dire niente che tanto non capirei. Hai lasciato la dentiera di là.

Luglio è passato tra sfide a biliardo ed euro perduti a rincorrere il superenalotto.
Agli albori d'agosto il clou della stagione, una rovinosa caduta in moto su un asfalto abrasivo al punto giusto, in una strada buia quanto i tempi che corrono. Niente di grave, contusioni, escoriazioni e il bottone del pantalone saltato via, fatto che mi costringeva ad affrontare quasi in desabillè i miei soccorritori, imbarazzato e sanguinante.
Ho trascorso incerottato, dolorante e zoppicante il mese più caldo.
Poi qualcuno ha bucato un paio di gomme della mia autovettura, ma son quisquilie e io so stare allo scherzo. Sono stato giovane anch'io.
Di settembre ricordo soltanto il recente Cous Cous Fest nella ridente San Vito Lo Capo, rinfrancante e gastronicamente appagante esperienza di primo autunno.
Autunno, la mia nuova stagione preferita.
Ottobre, un mese in cui, lo sento, farò faville.
Che sia il mio turno di incendiare auto?