L'iniziativa, che vedeva lo svolgersi del minuto di silenzio solo prima degli incontri con protagoniste squadre siciliane, a commemorazione delle recenti vittime di Messina, può dirsi complessivamente ben riuscita. Ad eccezione di un piccolo intoppo verificatosi a Bergamo, dove un colpo di testa dell'indisciplinato arbitro Rocchi ha costretto i giocatori di Atalanta e Milan e i tifosi padani tutti a unirsi nel ricordo dei caduti.
Al di là di questo perdonabile errore (che probabilmente con la moviola in campo si sarebbe potuto evitare), l'atto di cordoglio non si è svolto con successo in tutti gli altri campi, risultato che fa ben sperare per una futura riproposizione in occasione delle prossime sciagure federali. Già previste, anzi, nuove modalità di commemorazione ancora più caratterizzanti dal punto di vista culturale (nell'immagine "Un minuto di tammurriata" in ricordo delle vittime di Sarno).
Alle sterili polemiche (ma, occorre precisare, flebili e sparute) di coloro che evidentemente hanno tuttora una visione ottusa circa lo sviluppo del paese, è sufficiente rispondere ricordando che la Sicilia è una delle regioni a statuto speciale, con tutti i vantaggi che questo comporta. Tutta Italia si unisce al dolore di quelli che, in quanto speciali, simpaticamente amiamo chiamare terroni, ma che è giusto considerare soltanto "diversamente italiani".
3 commenti:
possiamo farci una barzelletta: quanti siciliani devono morire per fermare la serie a?
Grazie mille per il commento, CIAO!!! :-D
ti commenterei, ma sei fuori provincia e non mi compete.
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