21/05/08

The Darjeeling Limited





Ma quanto mi piace Wes Anderson. Un autore unico nel panorama mondiale per il suo modo unico di affrontare la commedia, intesa non come fiera dello sganascio ad ogni costo ma leggerezza poetica che fa sbocciare la risata naturalmente. Risata di cuore e non di pancia o di testa. E anche quando incrocia il dramma nei suoi film, non ti lascia mai la mano, filtrando tutto con lo sguardo di un bambino curioso di fronte all'inevitabile.
Wes Anderson è autore imperfetto, e per questo molto riconoscibile, di film imperfetti costruiti su personaggi profondamente imperfetti e sui loro rapporti instabili. The Darjeeling Limited non fa eccezione ma anzi eleva l'imperfezione alla terza potenza. Tre protagonisti, i tre problematici (eppure da subito decifrabili nella loro bolla di eccentricità... forse troppo?) fratelli Whitman su cui spicca l'indimenticabile personaggio di Owen Wilson, sempre al suo massimo quando è sotto le mani dell'amico Wes. Non mancano i tocchi di critica sociologica (la superficialità dell'occidentale in cerca di se stesso che programma la sua ricerca spirituale come una gita a Disneyland) ma davvero innocua e lieve, sacrificata felicemente al piacere del viaggio, tra i colori accesi e bellissimi dell'India più sperduta ed estrema. L'immota confusione di Jason Schwartzman e la maschera triste di Adrien Brody completano il trio, cui si aggiuge il cameo di Anjelica Huston nei panni della madre, un insieme di attori chiaramente (e letteralmente) scelto di naso.
Ciliegine: Natalie Portman nuda; Bill Murray velocista; una bella colonna sonora ricca di Kinks.
Nota di costume: solo due spettatori hanno lasciato la sala prima della fine dei titoli di coda!
Da vedere, rigenerante.

8 commenti:

gb ha detto...

"rigenerante" è davvero un bell'aggettivo per il film.

è vero che ce n'è di Kinks (tra l'altro adesso sto ascoltando Lola vs Powerman and the Money-go-round proprio grazie a Wes) ma la canzone-leader del film è quella di peter sarstedt.

io un giorno voglio diventare un personaggio andersoniano.

adesso basta

Ed ha detto...

Allora lo guardo sulla fiducia.
E per altri due motivi:

Adrien Brody (lo adoro)
Natalie Portman (innamorato pazzo)

ciao biel

prostata ha detto...

"Nota di costume: solo due spettatori hanno lasciato la sala prima della fine dei titoli di coda!"

Ma che cinemi frequenti?


Di solito è già tanto se ne restano un paio senza barrire fino alla fine...

madmac ha detto...

pensa che il giorno dopo sono andato in un multisala a vedere "In Bruges" ed ero l'unico spettatore. so scegliere i film, i giorni e gli orari più giusti per star lontano dalla pazza folla

rael is real ha detto...

mac! hai posta! è uscito soda!

Annalisa ha detto...

Che bello. Da vedere, allora, grazie della segnalazione ma: perché autore imperfetto di film imperfetti?

madmac ha detto...

@rael, visto, mo' pubblicizzo!

@annalisa, perché la perfezione non è di questo mondo ovviamente. oppure perché i perfettini ci stanno un po' sulle palle.

sTUDIOpAZZIA ha detto...

davvero un film del genre "mi siedo e me lo godo"

ho sentito la vera voglia, da parte del regista, di raccontare una storia e basta!

e che storia!

da rivedere

SP