29/01/08

Cosa Vorrei - 1a parte

Per tutto il tragitto aveva fantasticato sulla cameriera, come spesso amava fare guidando distrattamente verso casa dopo una giornata in ufficio.
Immaginava di essere l’unico cliente in tutto il locale, seduto al tavolo nell’angolo destro della sala, sotto il poster dei cani che giocano a poker. Non c’era nessun altro. Aveva posticipato la pausa pranzo per sbrigare una pratica e una volta ultimata era uscito. In un battito di ciglia, letteralmente, era giunto dinanzi al pub. Spingendo la porta d’ingresso il campanello aveva tintinnato come sempre, udibile nonostante il tuono che era esploso nell’aria annunciando l’inizio di una tempesta. La pioggia violenta avrebbe scoraggiato l’arrivo di altri clienti. Non c’era nessuno dietro il bancone del bar né alla cassa. Con passo sicuro aveva fatto il suo ingresso nella sala da pranzo e raggiunto il tavolo all’angolo. La cascata di pioggia quasi copriva la musica proveniente dall’impianto stereo, quelle canzoni sconosciute, trasmesse dalla stazione radio dal nome impronunciabile. La stessa su cui era sintonizzata l’autoradio a un volume bassissimo, mentre senza fretta conduceva l’auto fuori dalla ragnatela delle vie del centro.
Si era tolto la giacca e l’aveva gettata su una sedia vicina. Quindi aveva tirato giù la cerniera dei pantaloni. Solo allora, finalmente, era entrata la ragazza. Si era diretta verso di lui guardandolo fisso e sorridendo. Sembrava meno timida. Mentre si chinava per porgergli il menù e sistemare le posate, lui poté vederle bene i seni, più pieni del solito, sotto la canottiera nera.
L’uomo seduto al tavolo era lui, del resto quella era la sua fantasia, eppure gli somigliava solo in modo vago. Era come se un attore più bello, più giovane, più magro, si fosse calato nei suoi panni. Poteva vedere attraverso i suoi occhi, incollati a quelli della cameriera, e al tempo stesso osservare tutta la scena dall’esterno, fluttuando come un fantasma irrequieto.
Si vedeva fare quel che avrebbe sempre voluto, scaraventare via il tavolo e cingere con un braccio le spalle della ragazza, attirandola a sé, costringendola a inginocchiarsi. Immaginava che lei continuasse a sorridere, come se non aspettasse altro, per niente stupita dal pene eretto che emergeva dalla patta aperta. Perfino quello sembrava più grosso. Mentre il verde del semaforo si illuminava, lui restava aggrappato al suo sogno ad occhi aperti, cercando di cancellare lo starnazzare dei clacson e i rumori del traffico, per sentire solo la valanga di pioggia contro le finestre del pub e l’ansimare della ragazza stretta a lui.
L’aveva scopata per quasi tutti i sette chilometri del suo abituale percorso, sopra i tavolini, sul pavimento, sul bancone, persino nei bagni, distratto di tanto in tanto dal mondo oltre l’abitacolo, rischiando in più occasioni di travolgere dei pedoni o di mancare una svolta ad un incrocio. Poi, imboccata la via di casa, si era costretto a pensare ad altro.
Arrivato al cancello automatico aveva esitato a prendere il telecomando dal cruscotto. Avrebbe voluto proseguire, senza fermarsi. Non per continuare a fantasticare, ma solo per non fermarsi. Per non schiacciare il tasto del telecomando, entrare nel parcheggio e spegnere il motore, come invece aveva fatto. Chiudendo la portiera, guardò la strada oltre il cancello. Per un attimo ancora si sdoppiò e vide la sua auto allontanarsi, le due luci rosse farsi sempre più piccole fino a sparire dietro a un angolo.

(continua)

26/01/08

Andale, andale, arriba arriba arribaaaa!!!


Non ho niente contro le barzellette, non ne vado pazzo ma se ben raccontate possono sempre strappare una risata, cosa che non si rifiuta mai. Però viverci dentro non è bello e ormai ogni italiano lo sa. Ecco cosa provano i carabinieri. Scusate carabinieri, non immaginavo.
Come in ogni occasione in cui lo spettro delle elezioni incombe sul Paese e il sorriso di Silvio si allarga tanto da poterci infilare un'intera anguria o la testa di Bondi, ecco che anche stavolta mi metto in cerca di una possibile nuova patria. La sola ipotesi che in un prossimo futuro si verifichi un determinato risultato elettorale mi fa venir voglia di fare i bagagli, e so di non essere l'unico.
Lasciare questo stupido paese, 'sta cazzo di barzelletta, per poterne finalmente ridere. Aaaaaaah!
Si sa che il top in fatto di civiltà, libertà e biondità sono i paesi del nordeuropa ma io (disdetta!) soffro maledettamente il freddo. Per farvi capire, la sola idea di succhiare un calippo mi da i brividi. Questo fattore, purtroppo, mi costringe a far fuori gran parte del continente dalla lista delle possibili destinazioni. Niente Regno Unito e rock 'n' roll, niente Olanda e profumi della natura, niente Germania e birra, niente Repubblica Ceca e pornostar. In Francia ci odiano e quindi, concludo, resta solo la Spagna.
In Spagna penso che mi troverei bene. Abbiamo tanto in comune: l'ossessione per il calcio, la tv spazzatura, Eros Ramazzotti e Laura Pausini... forse abbiamo troppo in comune. Però saltano subito all'occhio i lati positivi, ad esempio se ne sbattono quasi totalmente dei vaneggiamenti della chiesa, hanno un governo mancino che sembra davvero mancino e ancora è freschissimo il ricordo di cosa significa vivere sotto una dittatura, hanno Penelope Cruz e la Seat ha la solidità germanica con un retrogusto di Fiat.
La Spagna è una possibilità però voglio approfondire un po' il Portogallo. In Portogallo non succede mai niente. E questo, per me, sarebbe un gradito cambiamento.

17/01/08

Shocking News


Scoperto in Uruguay il fossile di un roditore gigante. Si stima che pesasse all'incirca una tonnellata, cioè la metà dei roditori avvistati ultimamente a Napoli.

Trovato in un covo dei Lo Piccolo un taccuino del figlio del boss, Sandro, contenente citazioni, pensieri e riflessioni, tra cui la seguente: «Voglio una cosa più viscerale profondamente radicato, tipo amore». Interrogato, Federico Moccia ha negato che il giovane Lo Piccolo sia il vero autore dei suoi romanzi.

Continua negli USA lo sciopero degli sceneggiatori che stanno ultimando una nuova proposta da presentare agli studios, un documento di ben 80 pagine. Bianche.

Pulickel Ajayan, docente di ingegneria presso l'università di Houston, ha creato il materiale più scuro al mondo, un particolare tappeto di nanotubi di carbonio. Ignazio La Russa ha subito ordinato 10 camicie dello stesso colore.

Decine di capi di bestiame sono stati benedetti stamane sul sagrato vaticano, in occasione della festa di sant'Antonio Abate. I fortunati animali non arrostiranno all'inferno ma saranno serviti poco cotti in paradiso.

Ad Heathrow, aeroporto di Londra, un aereo in fase d'atterraggio ha toccato terra prima di raggiungere la pista. Dalle analisi del sangue del pilota è risultato che un'altra pista avrebbe potuto essergli fatale.

16/01/08

Solidarietà


Io voglio esprimere tutta la mia solidarietà al popolo del Kenya, alla gente che vive tra le montagne di monnezza nel sud Italia e ai tifosi del Cagliari per il difficile momento della squadra.
Ma se fossi in politica, tutta la mia solidarietà andrebbe a Mastella e consorte.
Non è meraviglioso come la magistratura riesca ad unire tutti i politici, al di là di fazioni, colori e bandiere? In questi momenti si vede come, in fondo in fondo, i politici si vogliano davvero bene. Anche se uno si trova all'altro capo del mondo e non ha la minima idea di che cazzo stia succedendo, un messaggio d'affetto verso il collega non lo si nega mai. Sono una grande famiglia, tengono davvero l'uno all'altro e com'è giusto si stringono tutti in un grande e caldo abbraccio quando uno di loro è colpito dalla più grave sventura possibile.

A: Ehi, come va?
B: Tutto bene. È morto mio padre. Stava in una casa di cura. Si è suicidato dando cinquantasette testate allo spigolo del comodino. So il numero esatto perché l'infermiera è stata così gentile da contarle.
A: Uhuh. E tu che mi dici?
C: Oh, il solito. Mio figlio si è schiantato contro un tir mentre sniffava coca dal pacco di un travestito brasiliano minorenne e ha distrutto la mercedes. È in coma.
A: Capisco. E a te come va?
M: Ho ricevuto un avviso di garanzia.
A: OH MIO DIO!
B: È TERRIBILE!
C: Ti esprimo tutta la mia solidarietà e così quella del mio partito, del governo e di tutti quelli che mi conoscono.
A: In momenti come questi viene da chiedersi quale Dio possa permettere tali atrocità.
B. Ti siamo tutti vicino, se hai bisogno di qualcosa.
C: Posso tranquillamente votare per te, non c'è problema.
A: Ti faccio accompagnare a casa in jet.
M: Vi ringazio, ma abito qui dietro.
B: Be', lascia che ti parli di questo fantastico terreno ad Hammamet. Isolato, immenso giardino, vista mare...

Senza soffermarci su un caso specifico, in una paese normale (concetto fantasioso che viene evocato sempre più spesso negli ultimi tempi) si attenderebbe che la giustizia facesse il suo corso prima di esprimere giudizi e solidarietà (in caso di assoluzione). In Italia la solidarietà dovrebbe andare ai magistrati, che hanno ancora le palle per fare il loro mestiere, nonostante tutto. Ma nell'"Italia com'è" la solidarietà va esclusivamente ai potenti inquisiti.

- Papà, è arrivato un altro avviso di garanzia, dove lo metto?
- Lì con gli altri, su quella pila.
- Wow, ne hai collezionati un bel po' nel corso della tua carriera.
- Ah ah... no figliolo... Quelli sono solo dell'ultimo mese.

E per restare sempre sul generale... Clemente, mi sa che l'indulto l'hai fatto al momento sbagliato.


Nella foto: Fini esprime la sua solidarietà a Mastella

Gabibbo


Mi sono appena reso conto che il Gabibbo è un gigantesco cazzone.

15/01/08

Cronache dal futuro

Le cose sono andate come nessuno si aspettava. Nessuno a parte lui, Benny, come ha richiesto di essere chiamato il Papa Benedetto XVI durante la tanto discussa visita all'università La Sapienza. Il Santo Padre ha spiazzato tutti, presentandosi all'incontro in una mise inusuale, un abito disegnato per l'occasione a firma D&G (che il Papa ha scherzosamente definito i "Dio & Gesù dell'Alta Moda") e un copricapo molto simile a quello indossato da Justin Timberlake agli ultimi MTV Awards. Tra lo sconcerto delle alte cariche presenti e perfino dei suoi più stretti collaboratori, anch'essi ignari di tutto (un Ruini visibilmente eccitato dichiarerà più tardi: "È stato fottutamente incredibile. Era come se il fottuto Richard Pryor fosse tornato in vita, solo un po' più scolorito e più tedesco, amico! Cazzo, Benny è fuori di testa amico, che storia!) il Papa è salito in cattedra (letteralmente) e si è rivolto direttamente al pubblico, saltando a piè pari i convenevoli.
"Ok, voi non mi volete qui e sinceramente anch'io ho in mente centinaia di posti in cui preferirei essere in questo momento, ad esempio la Playboy Mansion o una grotta umida nel bel mezzo del niente, tra un bue, un asino e Bin Laden (risate)... invece eccomi qui e dobbiamo tutti farcene una ragione, cosa che non dovrebbe essere difficile per voi uomini di (Benny fa una smorfia disgustata) scienza. Io voglio che sia chiaro una volta per tutte che non ho niente contro gli scienziati... ed infatti sarò molto addolorato quando dalla mia soffice nuvoletta a due piazze, sorseggiando un daiquiri, vi guarderò bruciare all'inferno per l'eternità. Andiamo, fatevi furbi, nessuno vi chiede di credere ciecamente al Grande Boss con la barba, ma cosa avete perdere? Nemmeno io sono superstizioso però portare questo (Benny tira fuori un ciondolo con un crocifisso)... no, non questo (Benny fruga ancora sotto la camicia attillata e tira fuori un ciondolo a forma di corno)... ecco, questo, non mi costa nulla! (Benny fa il gesto delle corna, risate). Il mio consiglio spassionato è di pentirvi, come minimo, in punto di morte. E se avrete ragione voi e dopo la morte non c'è niente, be'... (Benny fa spallucce) nessuno lo saprà comunque. Se invece ho ragione io, pretendo che mi facciate da schiavetti per un migliaio di anni. Pensate quanto ci divertiremo a tempestare di gavettoni Galileo. «Ehi Leo, abiura questo!» SPLASH! (risate)."
Il Papa ha poi dato il via libera a un fuoco di fila di domande senza censura che hanno toccato svariati temi di una certa importanza e delicatezza. Il Pontefice si è destreggiato magistralmente, con ironia e schiettezza.
ABORTO: "So quello che pensate... «Il vero motivo per cui la Chiesa è contro l'aborto è perché c'è sempre richiesta di nuovi bambini...» Vergogna! Per un prete, i bambini che frequentano la parrocchia sono come figli. E in molti casi lo sono veramente. Andiamo, se proprio volete trombare in giro fate un po' d'attenzione! Nessuno vi ha mai parlato del salto della quaglia? Devo insegnarvi tutto io?!
EUTANASIA: "Ecco, su questo si può discutere... se ci fosse stata l'eutanasia sarei diventato Papa molto prima..."
PRESERVATIVI: "No no, non parliamo di preservativi... sono allergico al lattice."
IL VOTO DI CASTITA': "Il voto di castità, eh? (Benny si volta verso Ruini) Che novità è questa, perché nessuno mi ha detto niente?!?"
IL PAPA È IN CONTATTO DIRETTO CON DIO?: "Lo ero fino alla settimana scorsa. Poi Dio è passato da Telecom a Tele2 e sta ancora aspettando che gli attivino la linea."
LA RICCHEZZA DELLA CHIESA: "Dovremmo elargire le nostre ricchezze ai più poveri dici... ma per chi ci avete preso? Per Equilon? Ai poveri dico, invece di lagnarvi e piangervi addosso datevi da fare, rimboccatevi le maniche, fondate una religione! Se miliardi di persone si sono bevuti le nostre storie allora c'è spazio per tutti... Pure per Tom Cruise. Mangiare la placenta della moglie, quella sì che è stata una bella trovata, avrei voluto pensarci io..."
ITALIA STATO LAICO: "Ahahah, sì, e Milingo è vergine!"
IL RUOLO DELLA DONNA NELLA CHIESA: "Be', la donna all'interno della chiesa riveste un ruolo fondamentale... Personalmente credo che la posizione in cui può dare un contributo importante è quella di missionaria."
Una lunghissima standing ovation ha salutato il Pontefice al termine del suo intervento, e Benny è generosamente tornato sul palco un paio di volte per rispondere alle richieste di bis e per prendere in braccio Veltroni, momento di omaggio/citazione della vecchia gag di Benigni con Berlinguer. L'ufficio stampa del Vaticano ha comunicato che l'evento sarà presto disponibile su CD e DVD dal titolo "Benny Live in Rome!".


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08/01/08

The Key to Reserva

Martin Scorserse ritrova tre pagine di una sceneggiatura perduta di Alfred Hitchcock e decide di girarle con lo stile del buon vecchio Alf. Il risultato è impressionante.



In realtà è solo uno spot, ma è anche l'ennesima dimostrazione che dentro Scorsese non ci sono più carne, ossa e sangue, ma solo purissimo concentrato di Cinema.

05/01/08

and I don't feel any different



So che c'è gente a cui piace l'inverno. Vorrei tanto sentirgli dire quanto lo adorano mentre vengono presi a ceffoni dalla pioggia fredda e dal vento portatore di febbre, con i piedi ben inzuppati in una pozzanghera e il gelo nelle ossa. L'inverno è la tua stagione preferita? E allora fammi vedere baby, mostrami quanto ti piace, balla! Di sicuro a Babbo Natale piace l'inverno, ma lui ha la scusa che non esiste. Rimango scettico sugli adoratori del verno.

Basta con processi, prolassi, prozac e prostitute. È tempo di propositi, pronostici, programmi e promesse. Se ne sentono e se ne leggono in giro, c'è gente che ha in serbo per il nuovo anno svolte e climax di ogni tipo. Io non mi stupirei se fosse l'anno del mio addio al mondo. Per noia, magari. Sbadigliando così tanto fino a farmi esplodere il cervello. O guardando una maratona di Marzullo. Nel senso di Marzullo che corre. Perché inseguito dai famigliari delle vittime dei suoi programmi. Deceduti per noia.

Ho qualche sceneggiatura breve in mano a dei disegnatori, in questo momento. Altre che riposano nelle caselle e-mail di redazioni/editori in attesa di essere giudicate. Comincio ad odiare le newsletter. La piccola aspettativa che sorge ogni qual volta leggo "X nuovi messaggi" per poi scoprire che si tratta delle news di qualche sito o di Silvio che mi chiede consigli per una nuova burla da fare agli italiani.
Io non ho grandi desideri, a parte il solito, fondamentale, patetico, cioè non essere me, essere un'altra persona. Però difficilmene tratterrei il disappunto se la mia ragazza andasse con un'altra persona invece che con me. Pure se quell'altro fossi io. Quindi l'importante sarebbe che non lo scoprissi.

Poi vorrei tanto riuscire a scrivere un paio di storie di un personaggio che mi ossessiona da un po'. Sarebbe il fumetto che come lettore vorrei tanto leggere. Già so moltissimo di lui e del mondo in cui vive, ma spero di scoprire il resto a poco a poco.

Un giorno su youtube ci saranno solo video di gente che guarda youtube.

Californication è la risposta maschile a Sex and the City e quindi pieno di difetti e ingenuità, ma più sopportabile per noi pubblico di veri uomini. Soprattutto perché si vedono tante tette. Sempre in multipli di due, eh, intendiamoci. Ma soprasoprattutto perché il suo protagonista, lo stereotipo dello scrittore incasinato e dissoluto in crisi d'ispirazione con un cuore di panna sotto la dura scorza e dotato di humor corrosivo, è il modello a cui ognuno di noi sfigati molestatori di tastiere aspiriamo. Sogniamo di essere stereotipi. Siamo lo stereotipo del sognatore.

Non ho comprato nessun calendario quest'anno. È il 2008 e a Messina ci sarà un terremoto spaventoso. Non mi andava di buttare via i soldi per un calendario.