08/05/08

Riscartarsi


Ogni tanto in questa casa si fa una "busta per la carta" da riempire con chili di carta che andrà successivamente gettata nell'apposito "cassonetto per la carta" che si trova subito dopo la casa di paglia del primo porcellino proprio alla fine della strada di mattoni gialli. Io do il mio contributo scavando negli scaffali, tra fogli sparsi di origine ignota, quaderni scolastici del mesozoico, manoscritti impolverati. Non butto mai niente.
Ogni volta tra questi fogliacci scopro inevitabilmente documenti storici della massima importanza per me. Pagine di diario, intricatissime trame di romanzi (che al giorno d'oggi non sarei minimante in grado di concepire), formazioni del fantacalcio (Ganz! Moriero! Walem! Paulo Sergio! Edmundo! NEQROUZ LO STRIZZAPALLE!!!), struggenti poesie, disegni di tizi muscolosi di chiara influenza Jimleeana, e poi liste, liste, liste d'ogni genere (calciatori, canzoni, possibile cast per un film sugli X-Men in cui azzeccavo Patrick Stewart... frasi da scrivere su delle magliette, es: "Scugnizzo del demonio"), perfino una bozza di una missiva destinata a Marco Marcello Lupoi in cui lo spronavo ad investire in produzioni autoctone di genere non supereroico (e alla fine mi ha ascoltato... neanche un grazie, eh?). Insomma, un patrimonio inestimabile in cui mi smarrisco ogni volta.
Cimeli di quel tempo in cui non potevo fare a meno di inondare d'inchiostro ogni superficie cartacea.
La videoscrittura è castrante. Il bianco luminoso dello schermo che riflette il tuo vuoto è più minaccioso e impietoso del bianco del foglio.
Il foglio bianco lo puoi subito far tuo con uno scarabocchio, marchiarlo a nero, insozzarlo, farne ciò che vuoi. Questo insieme di pixel invece è una cosa seria. Una cazzata qui assume proporzioni ben più grandi. Puoi solo SALVARE o CANCELLARE.
Da un po' sto provando a riappropriarmi dell'atto liberatorio di far scorrere la sfera magica sulla carta, di far gareggiare la mano col cervello. È dura, credo sia un po' come disintossicarsi. Ma spero di tornare presto a sprecare tonnellate di carta da riguardare con imbarazzo tra qualche lustro e salvare dalla "busta per la carta".

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Io sono una maniaca della carta. Nel senso patologico del termine.
Mi piace raccogliere ogni pezzo che trovo in giro, prendo tutta la pubblicità che viene lasciata nella busta delle lettere (potrei anche farmi pagare per il servizio che rendo), mi faccio lasciare tutti i giornaletti gratuiti che posso prendere senza parere una maniaca.
Poi metto tutto assieme e butto nella carta da ricliclare.
Non riesco a farne a meno.

gb ha detto...

"La videoscrittura è castrante. Il bianco luminoso dello schermo che riflette il tuo vuoto è più minaccioso e impietoso del bianco del foglio."

per me è lo stesso. certe volte apro word e tutto quello che riesco a scrivere è "scusa".

Zumbi ha detto...

avverto un'ombra di malinconia in questi ultimi post.. lungi da me cercare di scrollarti da questi stato che solitamente è papà di grandi cose, mi limito a rassicurarti un pò, che non sei il solo a passare attraverso un periodo di confusione tendente allo sconforto. Che viene dall'universale, ma che va a finire che ti si mischia alle ossa.

Di solito si dice "mal comune mezzo gaudio".. considerando com'è messo attualmente il Comune qua a Roma, dovremmo stare tutti a sbragarci dalle risate.

Susanna Raule ha detto...

mah, io sono efficacemente riuscita a ricreare un simile guazzabuglio anche nel mio computer.
salvo. tutto.
così ho tonnellate di file tipo "A 1. doc", "A bis. doc", "A 2.doc" e così via. tra l'altro ho anche l'idiosincratica tendenza a dare ai file nomi impersrutabili, tipo, appunto, lettere dell'alfabeto o sigle.
poi, ovviamente, capire qul'è quello giusto è un casino.
in compenso, per ignoti motivi, riesco anche a creare mastontiche quantità di fogli, foglietti, post-it, quaderni usati a metà e scarti cartacei vari che poi aleggiano un po' ovunque senza possibilità alcuna di trovare un ordine e senza che se ne intraveda l'utilità.
questo malgrado io scriva SOLO al computer.

ah. esistono programmi di scrittura con i colori di foglio più disparati, ma immagino lo sapessi già.