23/02/12

E adesso pedala...

Va bene, d'accordo. Vediamo se mi ricordo ancora come si fa. Batto sui tasti e vengono fuori delle parole. E tutte in fila danno vita a delle frasi. Che non abbiano molto senso non ha importanza, è solo per vedere se sono ancora capace. Come andare in bicicletta. Fa niente se non vincerò mai il Tour o il Giro, almeno faccio un po' di moto e guardo il paesaggio.
Guarda già quante righe, non è poi così difficile. Magari un giorno riuscirò anche a dargli un significato più ampio. E goderne. Mi ricordo quando battere su questi tasti mi faceva felice. Anche se non erano proprio questi tasti, ma non è questo il punto.
Questo è il punto.
.
Questo movimento delle dita può ancora darmi felicità? Intendo questo carezzare e picchiare i tasti, non una strana forma di auterotismo digitale (nel senso di dita).
Ecco mi perdo, non sono ancora pronto. Devo restare sul semplice, pensare in piccolo. Formare delle parole. Ammucchiarle in frasi. Annerire questo bianco. Ritrovare il ritmo.
Anche solo il rumore è bello, un tasto dopo l'altro, clic clic clic. Magari un giorno riuscirò anche a comporre una melodia con questi clic. Ma non oggi. Non ora.
Ora è solo questione di ritmo.
Di sciogliere i muscoli.
Di ricominciare.
Pedalare piano e guardare il paesaggio.

3 commenti:

Skiribilla ha detto...

Non c'è bisogno di correre, infatti.

Mi fa proprio piacere rileggerti.

E lo saprai se riesco a indovinare le lettere qui sotto che devono dimostrare che non sono un robot.

(non lo sono, fidati, sennò quello spigolo stamattina non mi faceva venire 'sto livido)

madmac ha detto...

Skiri, sapevo di poter contare su di te! :*

Heike ha detto...

Welcome back mate!