04/09/14

Jesus, etc.

Ci sono delle volte in cui mi trovo in auto, vicinissimo a casa e parte una canzone bellissima. Arrivo al cancello automatico, premo il tasto del telecomando, entro nel parcheggio e mi infilo al mio posto. E c'è la canzone bellissima che va ancora. E quello è un problema. Spengo il motore ma non giro completamente la chiave ché altrimenti si spegne anche l'autoradio e io non posso spegnere l'autoradio finché c'è la canzone bellissima che va. No, io resto seduto nell'auto ferma, che sia notte o giorno, e aspetto che la canzone bellissima finisca. Allora sì, sono libero.
Ad esempio oggi, arrivo al cancello e parte "Jesus,  etc." dei Wilco, che non è una canzone religiosa, ma è una canzone bellissima che parla di due persone che si amano nonostante lei usi metafore insensate e a lui questa cosa non vada del tutto giù, ma siccome in fondo la ama le dice "No, non piangere, guarda, hai ragione tu, le stelle sono soli che tramontano, anzi, stai a sentire..." e comincia a dire una serie di metafore che non stanno né in cielo né in terra e allora si capisce che è amore vero. Che sono secoli che i poeti si sbattono per farci capire cos'è l'amore e va a finire che è una metafora sbagliata, vabbé.
Insomma, si apre il cancello, parte la canzone e appena la riconosco so che non potrò mettere piede a terra finché non sarà finita.
Spengo il motore. Sul tetto della macchina a fianco alla mia, una vecchia 2cavalli semiabbandonata, riposano mamma gatta e figlio. Questi gatti stanno sempre in zona a sonnecchiare e mi stanno un po' antipatici. A volte decidono di sdraiarsi proprio nel bel mezzo del mio posto riservato e anche se il veicolo si fa incombente loro non si spostano, restano lì a sfidarmi con una raffica di sbadigli. Allora devo scendere dall'auto e andargli incontro minaccioso emettendo rumori sconosciuti in natura, così capiscono che il posto è riservato e si tolgono dalle palle. Ecco perché questi gatti mi stanno quasi sempre antipatici.
Comunque, ho parcheggiato, ho spento il motore e sul tetto della 2cavalli stanno i due gatti sdraiati, dandomi le spalle. Il micio, che stava accoccolato sulla madre, si sveglia, alza la testa e si guarda intorno, si gira di qua e di là. Poi finalmente mi vede, dietro al finestrino. Ci guardiamo negli occhi. Il micio ha il respiro accelerato, mi sa che non si aspettava di vedermi lì.
"Jesus, etc." riempie l'abitacolo, io e il gatto continuiamo a fissarci negli occhi. A poco a poco il suo respiro rallenta e forse anche il mio. Oggi non mi sta antipatico, sarà la musica. Sembra quasi normale stare così, pupille nelle pupille e aspettare che i Wilco finiscano di dire quello che hanno da dire, che sono cose bellissime, fidatevi. Il micio si rilassa così tanto che in un paio di occasioni fatica a tenere gli occhi aperti, pare quasi stia per addormentarsi. Poi però li riapre e me li riappiccica addosso, forse non si fida. Stiamo così, fermi, per un'eternità, che poi non è vero perché la canzone dura poco meno di 4 minuti.
Arrivano le note finali, il micio si volta e torna ad accomodare la testa sul fianco della madre. Mi ha già dimenticato.
La canzone bellissima evapora. Spengo la radio. Però non riesco ad aprire lo sportello e scendere. Non so bene perché. Oltre il parabrezza c'è solo un muretto di cemento grigio e più in là solo palazzi di merda, non c'è mica qualcosa di bello da vedere. Però devo restare lì ancora un po'.
Poi, alla fine, ce l'ho fatta.

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