03/12/07

Questione di anima



A me piace la musica soul. Quella di mezzo secolo fa, Ray Charles, Sam Cooke, Otis Redding, (ne parlai qui) , Aretha Franklin, Wilson Pickett, Etta James, Roberta Flack, per intenderci. Quei tizi che, quando cantavano, sudavano. Sudavano l'anima.
Il soul è uno di quei generi difficilmente definibili (o forse lo sono tutti). Erede del rhytm & blues, spaziava dalla ballata al ballabile, dall'atmosfera solare al suono sporco, dalla gioiosità debordante alla struggente malinconia e le differenze erano consistenti anche tra le case discografiche, come ben sanno tutti i conoscitori della Motown e della Stax. Il soul non aveva un'identità, a parte quella di appartenere profondamente, nella sua essenza/anima, alla gente di colore.
Negli anni il soul è cambiato, per non dire finito. Il funk, la dance, il pop e l'hip-pop lo hanno contaminato fino a renderlo irriconoscibile (e attenzione, seppure indefinibile, in origine il soul riconoscibile lo era senza dubbio) o emarginandolo tra le mani e le corde vocali di pochi nostalgici puristi.
Alicia Keys mi piace perché è una compositrice raffinata e in alcuni suoi pezzi riesce a tornare a quell'essenza/anima. È un'artista che, se fosse nata molto molto prima, probabilmente starebbe in mezzo a quei nomi lassù. Nell'ascoltare la sua produzione si percepisce chiaramente il suo essere in bilico tra quell'eccezionale tradizione e l'influenza contaminatrice dello stile produttivo odierno, fatto di sovrabbondanza, campionamenti e beat elettronici, stereotipi hip-hop e compromessi pop. Sono contaminazioni che molto spesso impoveriscono brani che, spogliati di tutti questi stucchevoli orpelli, potrebbero assurgere a nuovi standard della musica soul.
Invece, sovraccarichi di modernità, sono destinati a invecchiare prima di quelle canzoni che hanno già mezzo secolo sulle spalle.

7 commenti:

Fabrizio Lo Bianco ha detto...

Va detto, a voler chiosare un'analisi storica già di per sé esaustiva e un approccio critico senza fronzoli capace di far chiarezza sulla vexata quaestio degli arrangiamenti, che - a differenza di Aretha e con tutto il rispetto che le è dovuto - la signorina Keys è una grandissima gnocca.

madmac ha detto...

avevo scritto tutta quella manfrina per adularla e circuirla gradualmente, ed ecco arrivare il solito bullo che col suo fascino rozzo alla Cisponi va dritto al sodo.

p.s.: ti ho mandato una e-mail

drunkside ha detto...

infatti non vedo la necessità di tutte queste parole. gran pezzo di pruasa.

Fabrizio Lo Bianco ha detto...

E' che "pruasa" è semanticamente controverso. "Gnocca" rende meglio l'idea.

PS in codice per Madmackmanaman: non ricevetti niente. Ti scrivetti a mia volta. Mi puzza che niente ricevesti neppure tu.
Proviamo coi segnali di fumo.

madmac ha detto...

fabrizio, io ricevetti e risposi, e anche prima ti avevo scritto a quell'indirizzo.
o hai problema con la posta in entrata o magari vengo messo tra lo spam, se hai una cartella apposita per quello.

Fabrizio Lo Bianco ha detto...

Nisba. Prova a inoltrare a fabrilo71 at gmail.com

madmac ha detto...

fatto