21/10/09

Vera



Da bambino ti amavo perché nessun altro osava farlo.
Perché le tue ginocchia erano sbucciate come le mie. Perché lanciavi le tue bambole sugli alberi e non t'importava se andavo a riprenderle.
Disegnavi giraffe variopinte e ti macchiavi le mani coi pennarelli.
Ridevo quando ridevi, senza mai chiedermi perché. E quando non lo facevi, e mi guardavi come un treno in corsa guarda un cane sui binari, mi veniva da vomitare.
Ma non sapevo niente di tutto ciò e nemmeno tu. Il mio rileggere quei giorni con gli occhi annebbiati è solo una menzogna preziosa. Per questo è così vera.

1 commento:

Heike ha detto...

Bene così.
Son cose che fanno piacere (leggerle).