16/03/07

Dida sì, Dida no (ovvero Le scelte spettano al Mister)


Ho scritto un soggetto su un fatto di cronaca accaduto un bel po' di anni fa. La storia mi ha colpito perché si tratta di un omicidio brutale il cui autore fu subito identificato, catturato e processato ma, per assurde circostanze, mai punito.
Il racconto comincia con un giornalista che, decenni dopo il terribile crimine, va a trovare il padre della vittima per dargli una notizia. Questa prima parte l'ho anche sceneggiata.
A questo punto comincia il flashback e casca l'asino. Sono infatti indeciso su come procedere nella narrazione di questo blocco principale: 1) Narrare la vicenda con la voce del giornalista e un impiego costante delle didascalie; 2) niente voce over e lasciare che le azioni e i personaggi parlino da sé.
Il dubbio sorge principalmente per la differente lunghezza di sceneggiatura che ne deriverebbe a seconda della scelta. Nel primo caso infatti me la caverei con un numero decisamente inferiore di tavole.
Quindi, per adesso, rimango fermo qui, a braccia conserte a scrutare le due strade. E semmai il soggetto dovesse interessare e trovasse di conseguenza una sua collocazione, sceglierò quale strada imboccare per raggiungere la destinazione finale.

Nessun commento: