09/06/07

Dejà-vu mi piaci tu... ma or non più, ma or non più


La cosa che più mi è rimasta impressa della saga di Matrix è un particolare, ininfluente a fini dell'intreccione globale della trilogia, una cosa buttata lì da qualcuno (probabilmente il tizio nero pelato) forse nel primo film (sì, è la cosa che più mi è rimasta impressa e in realtà non ricordo assolutamente niente). Ad un certo punto, tra un'aforisma esistenzialista e una piroetta a rallentatore (tutte cose che all'epoca apprezzai molto, come tutti...) il pelato spiegava che i dejà-vu non sono altro che "errori del sistema".
Ora, io sono da sempre un grande fan del dejà-vu, è uno di quei fenomeni inspiegabili, come la persistenza in tv di Luca Giurato o l'incontestabilità del clero, che mi lasciano regolarmente a bocca aperta. Quando sperimento un dejà-vu devo fermarmi a contemplare per mezzora le punte delle scarpe. Non sono capace di fare spallucce e proseguire a far ciò che stavo facendo (probabilmente nulla) come se niente fosse.
No, resto un po' sconvolto e stordito come Flavia Vento.
Tutto questo fino a oggi, perché adesso il mistero del dejà-vu è stato svelato. Purtroppo.
Per i dettagli vi rimando all'articolo, ma il succo è che il nostro cervello è bacato (quindi il matrixiano non c'era andato troppo lontano).
Ora, io sono da sempre un grande fan del dejà-vu.
Col passare degli anni mi faccio sempre più scettico e realista. Anche cinico, temo.
Ogni tanto mi capita di essere attratto dalle teorie sui fenomeni misteriosi, quelle storielle su cui le trasmissioni pseudoscientifiche imbastiscono puntate su puntate. Cose del tipo "I cerchi del grano sono messaggi alieni" (ma telefonare no? adesso se entrate nella tim tribù avete pure le vitamine!) o "Il Triangolo delle Bermuda è un varco per una dimensione alternativa" (una dimensione in cui Luca Giurato e Flavia Vento si sono accoppiati generando il nuovo Messia).
Ora, io sono da sempre un grande fan del dejà-vu.
Esso rappresentava l'unico fenomeno misterioso egualitario, trasversale, alla portata di tutti. E speravo davvero che significasse qualcosa, che avesse un senso profondo, che fosse un piccolo assaggio di qualcosaltro fuori dalla nostra portata, al di là delle nostre attuali possibilità.
Ora, io sono da sempre un grande fan del dejà-vu.
Ma adesso so. So che non è altro che un bug, un cortocircuito, un difetto. La scienza lo ha spiegato. E sono sicuro che presto altri fenomeni considerati sovrannaturali verranno svelati.
Tipo il singhiozzo.

14 commenti:

cetri ha detto...

Maledetta scienza, io voglio credere ai dejà-vu!! Quando la finirà di distruggere i nostri sogni raccontando analiticamente le cose come stanno? La verità è che siamo uomini e come tali abbiamo bisogno di sognare, di immaginare. Ancora oggi come vi immaginate il passaggio da bruco a farfalla? E' bello credere di sapere che in una nuvola di fumo verde il bruco si trasforma improvvisamente e con molta sorpresa in un essere bellissimo che potrà volare di fiore in fiore per l'eternità. Invece no, invece la scienza ci vuole dire che è un processo graduale e che dopo pochissimo tempo che il bruco diventa (attenzione, quei ciarlatani non usano il verbo "trasformare!) farfalla questa inesorabilmente muore. Io voglio credere ai dejà-vu! E cosa diventa? "Materiale organico"! Cristo, "materiale organico"! Mi dicessero cadavere, canaglia, salma, morto, scheletro, carcassa, carogna o quello che volessero ma non materiale organico. Distrugge la nostra fantasia, ci vuole portare a credere cose aberranti (dico, sai come avviene il passaggio chirurgico uomo/donna? dico nei particolari eh - non chiedermi come lo so, sarebbe troppo scontato). Io voglio credere ai dejà-vu! La verità è che siamo uomini e come tali abbiamo bisogno di sognare, di immaginare. La scienza distrugge le nostre menti, ce le plagia. Ci dice che quella che bevi è un composto liquido composto da due molecole di idrogeno e una di ossigeno che bolle a 100 gradi centigradi e viene usato dai baristi per allungare i cocktail. E cosa diventa? "Materiale organico"! Cristo, "materiale organico"! Mi dicessero cadavere, canaglia, salma, morto, scheletro, carcassa, carogna o quello che volessero ma non materiale organico. Non ho voglia di sapere cosa potrebbero mai dire riguardo l'amata birra. Io voglio credere ai dejà-vu!

madmac ha detto...

"(dico, sai come avviene il passaggio chirurgico uomo/donna? dico nei particolari eh - non chiedermi come lo so, sarebbe troppo scontato)"

ok, non chiedo

"La verità è che siamo uomini"

AHAHAHAHAAHAHAHAHAHA LO FAI APPOSTA ALLORA... AAHAHAHAAAAAAAAAHAHAHAHAHAH
AHAHAHAAAAAAHAHAAAAAAAAA

Anonimo ha detto...

Singhiozzo, ok.
E poi: la lanugine che si forma nell'ombelico.
I rutti acidi.
E il terzo capezzolo superfluo.

madmac ha detto...

quelli che citi sono tutti sintomi di possessione demoniaca

tracina ha detto...

epperò come faccia a vivere flavia vento senza il cervello la scienza mica ce lo spiega!siamo bravi tutti così eh!

Anonimo ha detto...

come gli uomini diventano donne:

prendiamo un cetra.
Il pistolino viene affettato in 4 longitudinalmente, poi le parti interne vengono ripiegate all'interno e fomano le piccole labbra, poi vengono ripiegate le parti esterne e formano le grandi labbra.
E tadan, cetra corona il suo sogno e diventa donna.

Anonimo ha detto...

Il singhiozzo, oppure dove diavolo vadano a finire le scoregge quando le trattieni. Che in ogni caso sono brutti momenti.

makkox ha detto...

Questo è un pezzo, cazzo!
Questo è un pezzo, perdio!
Questo é un Fottuto, Fottuto,
P E Z Z O.

....hehehe

Anonimo ha detto...

Sarà.
La spiegazione vale per i deja-vu degli altri.
I miei sono inspiegabili. Punto e basta. Ed è indimostrabile (notare l'uso indubbiamente dubbio della parola) il contrario. Neanche per assurdo.

madmac ha detto...

tracina: sono questi i casi in cui la scienza non può che lasciare il campo alla fede

makkox: ihihihihi

ossimorosa: andiamo ad aspettare gli scienziati sotto casa per manifestare il nostro dissenso. con delle spranghe.

Anonimo ha detto...

a me succede continuamente. anche persone che dopo due secondi dicono una frase che io già so... e dove cazzo l'avrei fotografata, secondo il mit? una visita neurologica non la prenoto, eh.

cetri ha detto...

Bove è come il bambino che ha appena scoperto che babbo natale non solo esiste, ma che ha anche avuto una storia con la canalis, e si sente in dovere morale di dirlo a tutti.
ovviamente ogni volta aumentano i dettagli e i particolari finché non arriva a quando, durante l'amplesso, babbo natale con il terzo braccio l'ha presa per i capelli mentre si scolava una birra guardando alla tele un servizio sulla morte improvvisa di bobo vieri provocata, si dice, da un congiuntivo.

Anonimo ha detto...

non il era il pelato, era la bella gnocca coi capelli corti.
aveva colpito anche me, sai, quella frase lì, perché anch'io da sempre sono una grande fan (com'è il femminile? fana??) del deja-vu.
ora vado a leggere l'articolo ma intanto lo so che sono tutte fanfaluche...

Anonimo ha detto...

Well written article.