27/09/07

Ai miei tempi


A un certo punto i Nostri Tempi non sono più nostri, non sono più tuoi. A un certo punto ti guardi in giro, guardi quelli, i giovani, e cominci a pensare "Ai miei tempi..." E sebbene hai sempre sospettato che prima o poi sarebbe successo, di certo non immaginavi che il momento sarebbe giunto così presto.
Per me è arrivato da un bel po', ma non so di preciso quando. Forse si comincia con i cartoni, che "Ai miei tempi sì che c'erano bei cartoni, non queste cazzate che vedete ora, i porkemon, gli yougurt-oh, i dragonboh. Ai miei tempi c'erano i Tigerman e i Devilman che facevano vedere il sangue, capito bambocci?"
Che se fosse venuto uno, ai miei tempi, a dirmi queste cose, probabilmente avrei pensato: "E sticazzi". I bimbi di oggi no. Mi guardano in silenzio e mi ascoltano. Poi mi pestano, mi danno calci in faccia con le crocs. Mi fanno vedere il sangue, come Tigerman. I bimbi di oggi si vestono alla moda. A me, da bambino, i vestiti li compravano la mamma o la nonna. I maglioni li facevano a mano. E io li indossavo. Andavo in giro avvolto in arazzi settecenteschi, ché mia madre si sentiva creativa. Quando giocavo a nascondino gli amichetti mi vedevano a centinaia di metri di distanza. I bimbi di oggi hanno il consulente d'immagine. Potrebbero apparire sulla copertina di una rivista patinata. E ci entrerebbero a grandezza natuale. Non capisco mai se sono bambini o dei trentenni nani. Li vedo passare in gruppi rumorosi e vivaci, ricoperti di firme, di D&G, di Richmond, di Frutta (non omogeneizzata), mentre picchiettano sui loro cellulari-prototipo e tirano marlboro, diretti a scippare e stuprare una vecchietta o a dar fuoco ad un barbone, e, con un misto di paura e ammirazione, mi mimetizzo con il muro grigio di un palazzo, favorito dai miei abiti Oviesse. Ai miei tempi con gli amici ci si ruzzolava nel fango, si giocava a pallone, ci si ruzzolava nel fango, si correva in bici, ci si ruzzolava nel fango, si giocava a guardie e ladri, ci si ruzzolava nel fango, mentre le bambine preparavano tortine di fango per quando avessimo finito di ruzzolarci nel fango. E se qualche giorno fiacco si stava un po' tranquilli a fare i compiti e a guardare la televisione, mia mamma arrivava e diceva: "Basta tv, ora vai fuori a rotolarti nel fango!". Ovviamente non quando indossavo il maglione con la riproduzione de L'Ultima Cena.
Poi, un po' più cresciuti, con gli amici si usciva a passeggiare in Centro. A piedi, che ai miei tempi le macchinine ultra-lusso da 15000 euro per i non-patentati non c'erano. Magari capitava di veder passare delle scatolette orribili, sfigatissime, guidate da ultracentenari o da tizi a cui avevano fatto a coriandoli la patente, che non potevi fare a meno di indicarle e gridare "Ah ah!". No, noi uscivamo a piedi e andavamo a comprare roba all'Upim o alla Standa, che di entrare in un negozio, quelli con i commessi che ti sorridono e agognano serviriti in tutto e per tutto, non ci passava nemmeno per la testa. E compravamo pacchi di mille magliette Fruit of the Loom, 300 magliette 5000 lire, me ne son cadute 50 in più signo', che faccio, lascio? E i jeans James Dillon, la cui etichetta recitava "Questo jeans si autodistruggerà entro 30 secondi", e i bidoni di gel made in Chernobyl che hanno annientato le capigliature delle migliori teste della nostra generazione.
E le Converse All-Star.
Qualche anno fa ho ricomprato un paio di Converse. Erano tornate di moda, dopo che per anni parevano estinte. Poi ho scoperto che la casa è stata acquisita dalla Nike. Ho comprato le mie solite Converse, quelle blu, pagate cinque volte di più che ai miei tempi. Andando in giro con le mie nuove Converse ai piedi mi sentivo in colpa. Incrociavo ragazzini e ragazzine ricoperti di firme e con le Converse ai piedi e realizzavo di avere le scarpe alla moda. Le Converse, tra le più scomode mai create grazie alla suola ultrasottile (ma come cazzo facevano a giocarci a basket?), con il loro eterno e inestinguibile puzzo di copertone bruciato, fatali in caso di pioggia, che si scollano, si bucano e si strappano sempre lì, nel solito punto, a metà del lato interno, proprio dove la scarpa si piega quando si cammina. E 'sti ragazzini, 'sti modelli in erba, giravano con le mie stesse scarpe. Ed io pensavo: "Ma che cazzo ne sapete voi, che ai miei tempi queste scarpe, qui da noi, non le cagava nessuno, che costavano 30mila lire alla Standa, e voi manco sapete che c'era la Standa e tra un po' vi scorderete pure della lira e delle Converse, ma io delle Converse non me ne scorderò mai!".
Così ogni volta che le guardo, che le calzo, che le allaccio, che sento un copertone bruciare, penso ai miei tempi. E a quanto cazzo ho pagato 'ste scarpe di merda.

17 commenti:

CaccaSpray ha detto...

sìsì, le all stars erano scarpe da 'giusti' ai nostri tempi..ora sono diventate una tristezza assoluta..

Skiribilla ha detto...

Essendo più vecchia di te, avrei potuto scrivere lo stesso pezzo sostituendo le Converse con le Clark, che indossavo ai miei tempi quando vedevo quelli come te con le All Stars... (le porto pure ai giorni nostri, con mia madre che ancora mi chiede quando mi deciderò a vestirmi da "signora")

Solo che a me sarebbe venuto un pezzo da schifo, mentre a te è venuto bello un casino.

Tua madre è un mito, la vorrei come consulente d'immagine.

madmac ha detto...

lucy, se per giusti intendi sfigati allora sì... o meglio, sfighetti! bellissimo, che bel termine, che genio sono, lo brevetto.

skiri, ma le Clark modello Dylan Dog? non me le immagino su una donna.
riguardo mia madre, la impacchetto e te la spedisco con immenso piacere.

CaccaSpray ha detto...

w gli sfighetti!
belle pure le clark, quelle sono super anni '70 :)

Skiribilla ha detto...

Esatto, Lucy ;-)
Con un jeans sono la morte sua!

Heike ha detto...

Ecco, e adesso mi viene da piangere...alla notizia che le Converse se le è comprate la Nike.
Maledetto...

scott_ronson ha detto...

Cazzo.
Hai scritto le stesse identiche cose che avrei voluto scrivere io da tempo sulle All Stars. (con la differenza che io, essendo genovese, proprio non ce la faccio a comprarle a quel prezzo lì, è più forte di me ^_^)

a.

madmac ha detto...

HK, ormai mi maledici in ogni post

scott, pure un messinese con un po' di cervello avrebbe dovuto lasciarle sullo scaffale. ma c'era un'offerta, c'era la nostalgia e mi son fatto fregare... 'sti stronzi!

tracina ha detto...

Ai miei tempi le All Star le trovai in regalo nel detersivo per la lavatrice. Le uniche che abbia mai avuto.

cetri ha detto...

non le ho mai avute, ma solo a guardarle mi sento scomodo.

Anonimo ha detto...

MAi comprate. Io avevo le all star smesse della cugina più grande. Erano di una specie di color rosa, ormai sporco, e decisamente scomode. Oltre che perennemente imbrattate di acqua.
Ora non ci penso nemmeno a comprarle, ma che scherziamo pagarle così?!?!
In effetti sì, c'è un certo parallelismo tra quello che ho scritto io e questo che hai scritto tu.
Vada per il gemellaggio!

Anonimo ha detto...

Beh, delle Converse con i cristalli di svarosky ne vogliamo parlare?!

Orribilissss

drunkside ha detto...

Ci hanno distrutto anche le Converse. Non le ho mai potute mettere, comunque, perchè con i piedi che mi ritrovo sarei stato identico a Pippo.

CaccaSpray ha detto...

mi piace il bordeaux, sìsì!

Anonimo ha detto...

aaah beata g-g-gioventù di oggi...
aaah beate converse... in effetti costano una cifra, ma considerando che le metto da gennaio a dicembre, le ho belle che ammortizzate.
saluti

Il Gabbrio ha detto...

Io sono un accanito sostenitore della Converse All Star...le ho da sempre e per un periodo (quando non andavano di moda) ero considerato un poveraccio...ora le indosso come sempre, ma vallo a spiegare ai ragazzini che non le indosso per moda...che palle!!!

P.S.
Quando suono in pubblico devo avere un paio di Converse ai piedi, anche se indosso uno smoking!!!

Heike ha detto...

Ma lo sai che...cioè davvero, non mi ero accorto, ma...veramente, ti maledico ad ogni post, cioè...voglio dire...
A quando il prossimo?